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  • 18.7.2010
    Il rock di Shakers e Hormonauts incendia il sabato del Gasch

    Un sabato sera tutto all'insegna dei travolgenti ritmi rock per il Gasch di Gazzada Schianno, il festival di birra e musica organizzato dalla Pro Loco che ogni estate sale alla ribalta nel parco della scenografica Villa De Strens.

    Quest'anno il festival, che va in scena da venerdì 16 a domenica 18 luglio , ha dedicato “la febbre” del sabato sera al rock: sul palco si sono alternati The Shakers , la rock band anni '50 / '60 che ha fatto ballare il pubblico con un repertorio di hit da Elvis a Chuck Berry, passando per i Beatles, e gli Hormonauts, la band capitanata dallo scozzese Andy MacFarland che ha proposto cover rockabilly ma soprattutto pezzi propri.

    Il festival si è concluso con una domenica hip hop: si sono susseguiti una serie di eventi con esibizioni live di writers, ballerini e gruppi musicali da tutta Italia; gran finale con un live tributo agli Otierre con Esa FunkyPrez, Polare e Dj Vigor + Guests.

    Fabiana Spozio

    Immagini e montaggio del video: Daniele Canci



    Quando: Sabato 17 luglio
    Dove: Parco di Villa De Trens - Gazzada Schianno

    Email:prolocogiovani@gmail.com
    Link:www.prolocogazzadaschianno.it

  • 11.7.2010
    Varese è jazz, in scena le “Amazing stories” dei Ropa 11

    Una nuova tappa nel percorso della rassegna “A Varese Jazz si scrive sen’H” promossa dalla storica Splasc(h) Records di Renato Bertossi: giovedì 8 luglio al Relais Cà dei Santi di Varese hanno suonato i Ropa 11, band torinese che sperimenta una musica in bilico tra il virtuosismo del jazz e l'energia del rock.

    Nati nel 2005, i Ropa hanno presentato al pubblico varesino il loro ultimo album pubblicato ad aprile, “Amazing Stories”, fatto di pezzi ispirati alle piccole straordinarie scoperte incontrate nel corso dei loro viaggi nel mondo: dalla gigantesca diga nel bel mezzo del deserto del Nevada, incrociata durante un tour statunitense, ai frenetici ritmi di Deira (Dubai), la band racconta e si racconta attraverso un bilanciato equilibrio di acustico ed elettrico, tra chitarre, contrabbasso, tromba e percussioni. Un energico continuum di note che a tratti lascia spazio a qualche sovversiva distorsione, e non dimentica omaggi alle muse rock ispiratrici della band, tra cui un riarrangiamento jazz di “Riders of the storm”.

    Prossimo appuntamento della rassegna, che accompagnerà i varesini tutti i giovedì fino al 9 settembre, con Nando Massimello – Paolo Maggiora Duo giovedì 15 luglio alle 21.45, sempre al Relais Cà dei Santi (Varese, via Molini Trotti 7). Biglietto di ingresso 12 euro.

    Visita il Myspace dei Ropa 11: http://www.myspace.com/ropaeleven

    Vai al link sottostante per il programma completo della rassegna

    Clicca sul video per vedere qualche assaggio della serata, l'intervista ai Ropa 11 e l'introduzione della serata a cura di Renato Bertossi di Splasc(h) Records.

    Fabiana Spozio

    Immagini e montaggio del video: Daniele Canci



  • 20.6.2010
    Esterno Notte esordisce con l'avanguardia di ieri e di oggi: musica di qualitá per cinque capolavori del muto "riaccompagnati in diretta"

    Buona la "prima" per Esterno Notte 2010 nonostante il maltempo: anche se l'evento di apertura - quattro "corti" classici del cinema muto con accompagnamento musicale dal vivo - non si è svolto nella suggestiva cornice dei Giardini Estensi per il freddo e la pioggia, i circa duecento spettatori accorsi al Filmstudio'90 di via De Cristoforis si sono goduti uno spettacolo di prim'ordine. I film in programma erano tra i capisaldi del cinema dei primordi, pennellati con raffinatezza da artisti di avanguardia del primo Novecento, quali Léger e Man Ray, e da "mostri sacri" della regia come Méliès e Porter (quello del primo western in assoluto nella storia del cinema, "La grande rapina al treno"); ma anche i musicisti di oggi, che hanno riletto l'accompagnamento sonoro, hanno saputo esprimere sprazzi di genialità. Basti pensare al pezzo musicale con cui hanno concluso il "prototipo" di tutti i film western, dove l'omaggio a Morricone e a Sergio Leone era evidente ma non scontato. Un modo per dire agli spettatori che ogni artista inventa riprendendo sempre un brandello di storia precedente. E' questa la suggestiva lezione della serata di sabato 19 giugno - introdotta da Giulio Rossini, presidente di Filmstudio'90 e organizzatore della rassegna  che accompagnerà la nostre estate cinematografica all'aperto in provincia - con questi capolavori "riletti musicalmente", in cui prodigiosamente già si affacciano i mille e mille racconti di un percorso filmico ormai centenario.

    Esecuzione dei gruppi: Diana e la noia, Golden, Wine Pot, Loriano Blasutta, Gio Rossi & Friends, Collettivo Mazzulata.

    EMAK BAKIA di Man Ray, Francia 1926. Esponente creativo e provocatorio nel campo del cinemad'avanguardia, Man Ray portò avanti importanti ricerche espressive trasferendo nel cinema esperimenti e ricerche portate avanti dalle arti visive, soprattutto dal movimento dadaista.

    BALLET MÉCANIQUE di Fernand Léger, Francia 1924. "La storia del film d'avanguardia è molto semplice. E' una reazione diretta contro i film basati su uno scenario e sul divo. È la fantasia e il gioco contro l'ordine commerciale degli altri. Ma non è tutto. È la rivincita dei pittori e dei poeti". Fernand Léger

    THE GREAT TRAIN ROBBERY di Edwin S. Porter, Usa 1903. La grande rapina al treno, famoso film dei primordi, trovava ispirazione con fatti della realtà quotidiana, pur se drammatica: il film racconta le fasi di un assalto al treno, con l'arrivo dei banditi, l'allarme che ne segue, l'inseguimento e la cattura dei malviventi. Per il montaggio e il realismo delle scene il film creò nuove regole per il racconto cinematografico. Famosa la scena del bandito che spara verso lo schermo, cioè contro gli spettatori.

    L'ECLIPSE DE SOLEIL EN PLEINE LUNE di George Méliès, Francia 1907. Rilevato il teatro Robert-Houdin e brevettato il suo kinetografo, Méliès cominciò la sua prolifica produzione cinematografica, arrivando a produrre decine di film all'anno. Dai primi lavori descrittivi, presto cominciò a realizzare quei film pieni di trucchi che saranno la sua specialità: in poco tempo i primi esperimenti diventeranno film più lunghi, già divisi in scene non più basate solo su effetti ottici ma costruiti come piccoli romanzi d'avventura. Il tema del fantastico ritorna in molti film tra cui questo Eclipse dove il forte impianto teatrale si coniuga con una fantasia davvero debordante.

    REGEN di Joris Ivens, Olanda 1929. Diretto dal grande documentarista olandese, Regen (pioggia) ancora legato alle suggestioni dell'avanguardia, descrive l'arrivo delle nubi, la pioggia e il ritorno del sole in città con grande realismo e allo stesso tempo poesia. La ricerca formale non è fine a se stessa ma comincia a delineare quello sguardo sul mondo che ci circonda, che presto per Ivens diventerà ricerca sociale.

    In allegato l'intero programma di Esterno Notte fino al 31 agosto


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    Quando: Sabato 19 giugno 2010
    Dove: Varese, Filmstudio'90

    Email:filmstudio90@filmstudio90.it
    Link:www.filmstudio90.it
    Allegati:Esterno_Notte_2010.pdf

  • 5.6.2010
    Concerto “Salviamo il Circolino !” a Induno Olona

    Sabato 5 giugno 2010 si è tenuto il concerto dei PM 10, Creep, Kaiser Soze: i tre gruppi musicali al circolo ARCI di via Piffaretti 4, Induno Olona, hanno suonato in solidarietà con i soci che si battono per impedire la chiusura di un centro di ritrovo importante per i giovani della zona.

    Riprese video di Giulia Ganugi



    Quando: Sabato 5 giugno 2010
    Dove: Induno Olona, Circolo ARCI di via Piffaretti


  • 4.6.2010
    “Via Paal”: alla quinta edizione il Festival del Teatro Ragazzi a Gallarate

    La scuola secondaria di primo grado Majno di Gallarate, sul lato di via Rusnati, è stata abbellita da un'intera parete di piastrelle che i bambini e i ragazzi delle scuole gallaratesi hanno dipinto in occasione della V edizione del festival del teatro ragazzi “Via Paal” promosso dalla Fondazione Culturale “1860 Gallarate Città” onlus nel periodo 16-19 giugno prossimi. La parete di piastrelle è stata inaugurata nel pomeriggio di venerdì 4 giugno, quale anticipazione della grande festa che per quattro giorni tra spettacoli, laboratori e animazioni, terrà banco in città.

    Un’iniziativa che ha visto l’adesione di molte scuole e la collaborazione dell’Ufficio Tecnico e dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Gallarate, della ditta Raso di Divignano e del Colorificio Checchi di Gallarate. Come ha spiegato il direttore artistico della Fondazione, Adriano Gallina, il tema portante di questa nuova edizione del festival, diventato ormai appuntamento di spicco non solo per bambini e famiglie, ma anche per molti operatori nel settore teatro ragazzi, è proprio “I bambini dipingono la città”: e la parete che corrisponde all’esterno dell’Aula Magna della scuola, nel centro cittadino, sarà un po’ il biglietto da visita per chi parteciperà al festival, forte dell’idea della Fondazione Culturale di “contagiare” la città con forti segni dedicati all’infanzia. Alla proposta legata alle piastrelle, infatti, se ne è affiancata una seconda, sempre destinata alle scuole: un concorso di disegno da cui è stato scelto il logo per questa nuova edizione del festival.

    (gg)

    ,


    Clicca qui per la galleria fotografica

    I video della conferenza stampa:

    Quando: dal 16 al 19 giugno 2010
    Dove: Gallarate, Fondazione Culturale

    Email:fondazione@comune.gallarate.it
    Link:www.fondazioneculturalegallarate.it

  • 6.5.2010
    "Rosso di lago" di Manlio Corabi

    Segnaliamo l'uscita del romanzo Rosso di lago di Manlio Corabi edito da Macchione Editore.

    Un'ambientazione storica anni '50 e panorami di lago Maggiore, contribuiscono al fascino di un romanzo in cui non mancano amore e avventura. Protagonista un giovane e brillante avvocato alla ricerca del proprio passato, tra inquietudini e domande esistenziali. Immancabile l'amore per una donna “desiderata da tutti, impossibile da amare”.

    A sessant'anni dalla sua stesura, il romanzo arriva finalmente alla pubblicazione ed è destinato a diventare un piccolo caso letterario. A raccontare questa curiosa, lunga genesi, Chiara Zangarini, nella prefazione, che rappresenta una sorta di racconto nel racconto. Abbandonato dall'autore in un cassetto, nonostante l'interessamento della scrittrice Lalla Romano e l'apprezzamento autografo addirittura di Elio Vittorini, il manoscritto arriva alla pubblicazione soltanto oggi, grazie all'incontro fortuito con l'editore Pietro Macchione nell'estate 2009. La triste coincidenza della scomparsa dell'autore, ormai ottantenne, pochi giorni dopo l'uscita in libreria, aggiunge una nota malinconica alla vicenda di uno scritto, ma soprattutto di un uomo che, pur avendo abbandonato (ma non dimenticato) quel progetto, per le vicissitudini della vita, riesce comunque a portarlo a termine perché possa essere presentato anche al grande pubblico.

    Scheda tecnica

    Manlio Corabi / Rosso di Lago / Romanzo / Macchione Editore, 2010 / prefazione a cura di Chiara Zangarini / pagg. 189 / ISBN 978-88-8340-487-0 / Euro 16,00



  • 27.4.2010
    Storia d´Italia in 40 Cantine: poeti, santi e navigatori nel Paese del vino

    Quali vini producono gli eredi di Dante Alighieri e di Giacomo Leopardi? Chi sono le due sorelle “vinattiere” che discendono per parte di madre dalla Gioconda di Leonardo da Vinci? Dove si rifornivano i papi sommelier Bonifacio VIII e Paolo III Farnese? Perché Camillo Benso conte di Cavour fu importante per realizzare non solo l’Unità d’Italia ma le formule del Barolo e del Nebbiolo delle Langhe? Le risposte a queste e altre curiosità si trovano nel libro Storia d’Italia in 40 Cantine, poeti, santi e navigatori nel Paese del vino, scritto dai giornalisti Sergio Redaelli e Guido Montaldo per l’editore Macchione (261 pagg, 190 foto, € 18), presentato domenica 11 aprile al 44° Vinitaly a Verona. Dire che la storia aiuta a raccontare il vino e che il vino rende meno indigesta la storia è forse una banalità in Toscana, in Piemonte o in Campania dove ogni zolla di terra richiama alla mente un personaggio famoso. Si può raccontare l’antica Pompei attraverso il Falerno e il Lacrima Cristi che zampillavano ai piedi del Vesuvio; lo sbarco dei Mille dalle finestre dei bagli dove si produceva il Marsala; la love-story del “re dongiovanni” Vittorio Emanuele II e della “bella Rosin” con gli occhi del figlio che spillava Barolo nel luogo in cui i genitori si scambiarono baci e carezze; i vini di Romagna seguendo le imprese del Passator Cortese; e perché no?, la Predappio di Mussolini, lontano dalle ideologie, per lo straordinario Sangiovese che vi si produce. Ma il miracolo avviene anche in zone meno dotate dal punto di vista vitivinicolo come Varese e Lecco, ritenute a torto un’eccezione nel grande “vigneto Italia”. I vini brianzoli rivivono attraverso Carlo Porta che li cantò in dialetto per colpire l’occupazione austriaca. Mentre Varese ha ottenuto nel 2005 la Igt Ronchi Varesini scoprendo, negli archivi delle università, che dei suoi vigneti si erano occupati personaggi come Ludovico Il Moro, Alessandro Manzoni, Carlo Borromeo e lo stesso Porta. La copertina del libro di Redaelli e Montaldo è dedicata ai suggestivi vigneti della Cascina Piano di Franco Berrini di fronte alla rocca di Angera sulla riva lombarda del lago Maggiore e Angera ha avuto molto a che fare con i Borromeo, la famiglia di san Carlo. A metà del ‘500, quand’era a Roma presso lo zio papa, il cardinale si faceva mandare i vini refrigerati in botte, per mare, via Genova, non dalla prospera Valtellina o dal celebrato Trentino ma dalla periferia di Varese dove aveva vigne e castelli. Accanto alle viti siciliane del Gattopardo, ai brindisi goldoniani di Mirandolina, al rosè della contessa di Castiglione che convinse Napoleone III a entrare in guerra contro l’Austria conquistandone il cuore, è forse la prima volta che un vigneto varesino entra di diritto in una raccolta antologica dedicata ai vini della storia d’Italia.

    “Storia d’Italia in 40 Cantine, poeti, santi e navigatori nel Paese del vino”. Sergio Redaelli e Guido Montaldo, 261 pagg, 190 foto, € 18, Macchione Editore (0332-232387, editore@macchione.it).





  • 12.4.2010
    Recensioni: "La casa dei ricordi" di Amilca Ismael

    Wells Spencer nel suo libro “Il lungo viaggio dell’uomo” (Longanesi, 2006) racconta l’uscita dall’Africa dei nostri progenitori come il primo big bang dell’umanità. Quella prima uscita segnò peraltro il destino di altre specie a noi affini: come l’uomo di Neanderthal, che convisse con l’Homo sapiens solo per un breve periodo (peraltro gli studiosi parlano di 4.000 anni, il doppio della nostra Era cristiana) per poi estinguersi più o meno misteriosamente. Sessantamila anni dopo quella prima onda che lentamente (ma inesorabilmente, perché viaggiava a 1 km. ogni anno via terra e a 3-4 km/anno via costa) si espandeva, altre continuano con alterna fortuna ad infrangersi sulle nostre sponde. Di queste “ondate” migratorie fa parte anche Amilca Ismael, nata a Maputo in Mozambico nel 1963, ma dal 1986 cittadina italiana residente a Solbiate Olona, in provincia di Varese, dove si è accasata sposando un varesotto da cui ha avuto tre figlie.

    La scrittura di Amilca Ismael ne “La casa dei ricordi” (Il Filo, 2008), romanzo autobiografico di esordio, rimanda a questo moto ondoso che contagia acque altrimenti ferme ed è il segno espressivo della sua innata capacità di coinvolgere gli altri. Il lettore all’inizio del libro è portato a credere che l’autrice voglia sviluppare una trama classicamente autobiografica , dove è descritta la sua attività professionale di assistente geriatrica in una casa di riposo a Busto Arsizio. In realtà, progredendo nella lettura, si è ben presto catturati dal moto ondoso della sua narrazione, alla scoperta di una concatenazione di eventi che coinvolgono a loro volta vicende di personaggi (rigorosamente presi dalla realtà) investiti e contagiati dal suo magnetismo comunicativo. Il paragone con la radiazione elettromagnetica per descrivere la sua tecnica narrativa è del resto pertinente. Si tratta infatti di un fenomeno ondulatorio dovuto alla contemporanea propagazione di perturbazioni periodiche e oscillanti. L’io narrante di Amilca, che è poi lei stessa che vive la sua esperienza quotidiana di attività infermieristica nella casa di riposo, si comporta esattamente così: investe e contagia nel suo vitalismo dinamico i personaggi che incontra, i quali sono portati a reagire esprimendo finalmente il loro vissuto, che sembrava fino ad allora essersi ibernato come reazione alle difficoltà della vita. Peraltro lo stesso libro è un po’ il segno tangibile di questa capacità espansiva creativa dell’autrice: giunto alla seconda edizione in circa due anni, dopo aver venduto oltre duemila copie, ha parecchio “navigato” anche lui, come le canoe dei nostri progenitori. Come quelle, forse, nessuno di noi avrebbe scommesso sulle sue capacità di stare a galla. Di sicuro non i suoi editori, che all’inizio volevano imporre ad Amilca il solito contratto “capestro” con il quale il libro te lo devi pagare tu “e poi si vedrà”. Ma Amilca non aveva nessuna intenzione di stare a vedere affondare il suo libro con quelle condizioni di “navigazione”, e ha vinto la sua prima battaglia ottenendo fiducia e un regolare contratto sulle vendite effettive. E’ così che il libro è arrivato fino alle Falde del Kilimangiaro (intendendo con questo la trasmissione televisiva di Licia Colò, di cui Amilca è stata ospite l’anno scorso) e nelle insolite mani di Vladimir Luxuria, che ha sponsorizzato il libro con entusiasmo, pronosticandone un futuro successo anche come riduzione per uno sceneggiato e addirittura (chissà) per un film. Nel frattempo Amilca continua a lavorare nella sua casa di riposo e nei ritagli di tempo viaggia con il suo libro, promuovendo incontri un po’ ovunque: normale che nel suo “flusso migratorio” questi sia arrivato recentemente anche all’ombra della statua della Libertà, a New York. Un approdo classico per qualsiasi migrante, un’entusiasmante occasione di confronto con il “Nuovo Mondo” per Amilca Ismael.

    Andrea Ganugi



  • 2.4.2010
    Patrizia Laquidara in concerto al Cinema Teatro Nuovo di Varese

    Grande successo per Patrizia Laquidara in concerto al Cinema Teatro Nuovo di Varese. La cantante che presentava il suo ultimo lavoro discografico dal titolo "Funanbola" si è esibita deliziando le numerose persone presenti in sala con le canzoni del suo repertorio. Sul palcoscenico l'artista ha ampiamente ricambiato il calore espresso nei suoi confronti dai varesini che l'hanno accolta con entusiasmo per la terza volta nella sua carriera.

    La rassegna Note di scena 2010 proseguirà con lo spettacolo Tango di periferia in programma per il 16 aprile. In allegato il programma completo.

    Servizio di Danilo Acuzio

    Riprese video di Eleonora Orlando



    Quando: Giovedì 25 marzo 2010
    Dove: Cinema Teatro Nuovo di Varese

    Allegati:ProgrammaNOTEDISCENA2010.pdf

  • 16.3.2010
    Bada a te!: concerto per sensibilizzare sul tema alcool e guida

    L'11 marzo scorso a Varese è stata presentata l’iniziativa “Bada a te!”, progetto nato dalla collaborazione di vari enti ed associazioni (il servizio Informagiovani e politiche giovanili, la Cooperativa lotta contro l’emarginazione e UISP Varese). A sostenere l’iniziativa era presente l’assessore ai servizi sociali del Comune di Varese, Gregorio Navarro.

    Il progetto presentato nasce dall’idea di realizzare una campagna di sensibilizzazione dei tanti giovani che la sera frequentano i locali di Varese e della provincia sul tema dell’alcool e guida. Obiettivo dell’iniziativa è dunque quello della prevenzione, e in particolare della sicurezza stradale, ed è rivolto ad un target giovanile. In queste occasioni i responsabili del progetto cercano quindi di dissuadere i ragazzi che hanno bevuto dal mettersi alla guida. Per tale iniziativa sono stati realizzati due spot pubblicitari da un gruppo di ragazzi delle scuole superiori, con il supporto di Informagiovani e politiche giovanili del Comune di Varese, la Cooperativa lotta contro l’emarginazione e la UISP di Varese. Ha collaborato, inoltre, Silvia Bevilacqua come tecnico delle riprese. Il primo spot, intitolato “Manichino? Ma anche no!”, tratta il tema della prevenzione da abuso di alcool e del “guidatore designato”; il secondo, dal titolo “Il trucco c’è…e si vede”, tratta, invece, il tema del doping, altro punto fondamentale su cui si sofferma l’iniziativa. Oltre agli spot, è stato prodotto materiale cartaceo informativo, realizzato dal fumettista Gianfranco Fuoco, distribuito ai giovani direttamente nei luoghi di divertimento. Il materiale promozionale e gli spot sono stati presentati nella serata di sabato 13 marzo 2010 al Twiggy Cafè di via de Cristoforis, 5. Nel corso della serata si sono esibite diverse band che hanno registrato canzoni inerenti al tema “alcol e guida”, tutte raccolte in una compilation distribuita gratuitamente. L’evento, aperto a tutti, è un buon momento per soffermarsi su un tema delicato e importante, il tutto in una serata frizzante e divertente.

    Nel video uno spezzone del concerto e l'intervista ai Minuta H, una delle band che ha aderito all'iniziativa.

    Intervista: Davide Lo Giudice

    Riprese: Giulia Ganugi



    Quando: sabato 13 marzo 2010
    Dove: Varese, Twiggy Café di via De Cristoforis 5


  • 14.1.2010
    The age of Ratafolk: pubblicato il DVD del video realizzato al Cinema Teatro Nuovo durante il concerto del Collettivo Mazzulata

    Collettivo Mazzulata e Filmstudio'90 hanno pubblicato il DVD "The age of Ratafolk". Il video documenta il concerto tenutosi il 2 aprile 2009 al Cinema Teatro Nuovo di Varese. Il Collettivo Mazzulata è un gruppo musicale impegnato nel recupero della musica e delle tradizioni italiane e nello sviluppo di un nuovo genere musicale: il Ratafolk. Si può acquistare il DVD direttamente sul sito del Collettivo: www.collettivomazzulata.com

    Ecco il trailer del video che documenta il concerto al Nuovo di Varese:



  • 14.2.2010
    Tutti gli Oblivion (o quasi) in dieci minuti

    E finalmente eccoveli qua a Varese, in carne ed ossa - oltre che nella video intervista in esclusiva per il Notiziario delle associazioni – questi Oblivion, che con uno tsunami virale sul web sono sbarcati in pochi mesi da YouTube ai grandi palcoscenici teatrali in giro per l’Italia.

    I loro celeberrimi “Promessi Sposi in 10 minuti” hanno ormai toccato 750 mila visite tra i frequentatori del più popolare strumento in rete per condividere video: e tutti i commenti lasciati sono all’insegna di un genuino entusiasmo, dovuto all’indubbia bravura con cui i cinque artisti incantano e divertono, sintetizzando in musica, parole e azioni sceniche una monumentale opera letteraria. Un’operazione culturale che dovrebbe essere riconosciuta meritoria anche dal Ministero dell’Istruzione, visto che grazie a loro d’ora in poi Manzoni sarà molto più digeribile per i numerosissimi studenti fruitori di YouTube. Molto meglio di un Bignami, sicuramente.

    Proprio questo improvviso e forse inaspettato successo li ha sospinti quest’estate per la prima volta in un teatro milanese di grande tradizione artistica (il Franco Parenti, dove sono restati un mese) e poi in una lunga tournée con questo “Oblivion Show”, che sabato 13 febbraio ha fatto tappa al Teatro Apollonio di Varese e che oltre a portare in massa nelle sale tutti i loro fan su Internet li ha fatti conoscere al pubblico più tradizionale.

    Perfino un attore e autore di sicura fama come Gioele Dix ha scoperto e riconosciuto le loro doti di eclettici musicisti-attori, firmando la regia di uno spettacolo che evidenzia a 360 gradi tutta la loro bravura di competenti frequentatori del pentagramma, ma anche di mimi, ballerini, scenografi e quant’altro entri nel potente frullatore della loro onnivora conoscenza musicale, teatrale e letteraria. Ed è sorprendente come passando vorticosamente dal Manzoni al Quartetto Cetra, dai Beach Boys  a Sheakespeare, con cambi di tempo a singhiozzo che sono il loro vero marchio di fabbrica e il sigillo della loro bravura (geniale l’invenzione del cazzotto sul giradischi che asseconda i loro virtuosismi vocali  e mimici sincopati), tutto si nobiliti in uno spessore culturale ricercato e raffinato, che non manca di rileggere storia e cronaca di oggi con grande intelligenza e sincerità. Se si pensa che se fossero rimasti al verdetto di quella malaugurata audizione a X Factor di due anni fa – in cui erano stati bocciati senza appello alle pre-selezioni – forse avrebbero fatto a tempo pieno quello che comunque continuano a fare benissimo (nonostante gli attuali moltiplicati impegni): gli insegnanti di recitazione, canto e danza per ragazzi che prima che diventare famosi vogliono provare a diventare artisti.Ma forse, come ci spiegano nell’intervista, è stato forse grazie a quella “disperazione” che hanno provato ad avere piena fiducia nella Rete, che li ha ripagati alla grande. Sarebbe bello se questi “somari in TV e professori in teatro e nella vita” sullo slancio arrivassero fino ai palcoscenici più lontani, dove qualcuno potesse annunciarli a squarciagola con il fatidico “Ladies and gentlemen … The Oblivioooooon !”. Se lo meriterebbero davvero. Per ora i Fab Five -  che nella nostra intervista sono rimasti in tre (Graziana Borciani, Fabio Vagnarelli e Davide Calabrese), a pochi minuti dallo spettacolo, in impaziente attesa dei due ritardatari (Francesca Folloni e Lorenzo Scuda) – si augurano ancora tanto teatro in tutta Italia e una sempre più crescente visibilità che gli consenta di continuare a mettersi in gioco al meglio delle loro potenzialità. E magari continuando a prescindere da questa televisione miope e presuntuosa.

    Intervista di Davide Lo Giudice e riprese di Giulia Ganugi

    (ag)



    Quando: sabato 13 febbraio 2010
    Dove: Teatro Apollonio di Varese

    Email:info@oblivion.it
    Link:www.oblivion.it

  • 17.1.2010
    Al Filmstudio'90 di Varese Pasquale Marrazzo presenta il suo ultimo film

    Venerdì 22 gennaio alle 21 il regista Pasquale Marrazzo incontrerà il pubblico al Filmstudio 90 alla proiezione del suo ultimo film Sogno il mondo il venerdì nell’ambito del progetto Lombardia Cinema di Qualità. Originario di Sant’Antimo (NA) vive a Milano fin da piccolo. Laureato in Filosofia alla Statale di Milano con una tesi su Wim Wenders ha frequentato una scuola di teatro a Roma e in seguito ha collaborato con il teatro Out Off di Milano nella commedia “Lontani dal Paradiso” con Raffaella Boscolo e Bebo Storti. I suoi precedenti film sono: Malemare (1998) Asuddelsole (2003) Le anime veloci (2006).

    Sogno il mondo il venerdì (2009) è stato in concorso Cineasti del Presente al Festival del Film di Locarno e ha vinto il premio della critica al Festival del Cinema Indipendente di Foggia lo scorso dicembre.  E’ scritto, diretto e prodotto da Pasquale Marrazzo che è anche autore dei testi delle canzoni e interpreta la parte di un muratore napoletano.

    Ispirato dalla cover “Crazy Love” di Nick Cave che alla fine viene cantata da tutti i protagonisti, è ambientato in una Milano di periferia. Protagonisti sono Karim, immigrato irregolare con il sogno del permesso di soggiorno (interpretato dal tunisino Anis Gharbi),  Irene e Luigia che vivono insieme cercando di nascondere la loro relazione (le attrici di teatro Laura Ferrari e Elena Callegari), Betty (Valentina/Simone Mancini), trans innamorato di Fabio (Domenico Balsamo), bancario con il vizio del gioco sposato con un figlio e Gianni (Giovanni Brignola), cameriere omosessuale. Le loro vicende si intrecciano in modo drammatico tuttavia c’è sempre qualcuno disposto a dare una mano all’altro. Un film di sentimenti, dove i protagonisti a turno si fermano, guardano in macchina quasi estraniandosi dalla scena e cantano in inglese. Con una regia decisa e coraggiosa Marrazzo, che è stato il primo in Italia a girare con la camera a spalla, sperimenta la contaminazione del neorealismo con il musical.



    Quando: venerdì 22 gennaio, ore 21.00
    Dove: Filmstudio'90, via De Cristoforis 23

    Email:filmstudio90@filmstudio90.it
    Link:www.mimmomorabito.it/locarno/sognoilmondoilvenerdi.html

  • 6.10.2009
    I big della musica celebrano con un brano del varesino Mauro Raccanello i vent'anni dalla scomparsa di Enzo Ferrari

    Appassionato, titolare di un centro assistenaza Ferrari, scrittore, attore ed ora cantante. Mauro Raccanello fin da bambino appassionato Ferrari, con sacrifici enormi arriva al suo primo traguardo, essere un semplice ma fortunato possessore.

    Insegue da subito il marchio del cavallino, siamo negli anni 80’ diventa amico e collaboratore di Valerio Stradi, mitico segretario di Enzo Ferrari. Nel lontano 1987 viene chiamato dalla segreteria Ferrari per partecipare alla fondazione del Ferrari Club Italia voluto direttamente da Enzo Ferrari.

    I fortunati ad essere invitati alla corte di Maranello, sono solo 15 in Italia, battezzati e nominati da subito e direttamente dal Commendatore come i suoi "Sacerdoti dei motori".

    Il varesino Mauro ricopre da subito mansioni importanti, responsabile delle manifestazioni Ferrari, dei vari Club italiani e diretta collaborazione con quelli esteri. Contribuisce anche nella gestione della squadra corse del Ferrari Club Italia, il quale risulta pluri vittorioso nelle gare Storiche con la 330 SP alla guida l’intramontabile David Piper e con la moderna e la favolosa F40.

    Nell’anno 93’ viene nominato direttamente dalla Ferrari "assistenza autorizzata", la ormai famosa GRAND PRIX SERVICE di Cavaria.

    Le sue doti di intraprendenza non finiscono qui, diventa scrittore con un libro autobiografico sulla sua meravigliosa storia con la Ferrari, diventa dapprima comparsa di Fiction in onda su Canale 5 " L’amore spezzato " della Bongiorno production, partecipa al suo 1° film con il regista Ettore Pasculli " L’amore segreto " , continua con partecipazioni a diverse puntate della sit-comedy " Piloti " su Rai 2 con Max Tortora ed Enrico Bertolino, termina come attore il 2° film dal titolo "Il bene oscuro" che sarà presentato il 12 maggio in anteprima presso Palazzo DIBIT Sala Caravella Santa Maria Milano, e contestualmente viene già confermato per il prossimo, come interprete, ancora con il regista e RE’ del film in alta definizione digitale Ettore Pasculli.

    Ora la sua ultima versione una performance mondiale come interprete-cantante.

    La canzone dal semplice titolo "Ferrari", dedicata al ventennio della morte di Enzo Ferrari. Costruita ed elaborata dai massimi protagonisti della musica Italiana, produttore Philippe Leon compositore di canzoni per ben 44 grandi interpreti del calibro di Fausto Leali, Celentano, Spagna, Bertè, Renato Zero, Zucchero, Giorgia, Pausini e molti altri; arrangiatore del pezzo Max Marcolini e la voce stupenda della corista Sara Grimaldi, entrambi diretti collaboratori nella band di Zucchero Fornaciari.

    Il disco ormai già super ricercato è stato lanciato alla fine di maggio: un progetto incredibile, verrà poi cantato in diverse lingue e con la partecipazione di "big" di fama internazionale e mondiale. Chissà cosa ci riserverà ancora in futuro, l’importante è dire che dopo tutto questo, Mauro Raccanello è rimasto il ragazzo di sempre, simpatico, semplice e disponibile. In bocca al lupo …

    Silvano Lonardo



  • 23.8.2009
    Monte San Francesco sopra Velate: il book trailer

    Andrea Ganugi

    Monte San Francesco sopra Velate: la cancellazione repentina di una storia millenaria

    Macchione Editore, 2009.

    La fine della Storia del Monte San Francesco sopra Velate è stata determinata da una serie di fatti messi in moto dall'omicidio di un frate, avvenuto nella seconda metà del Cinquecento: al culmine dello scontro teologico tra Riforma protestante e Controriforma cattolica. La cancellazione di un luogo dalla storia millenaria trova il suo compimento in una lettera che tutt'ora è depositata presso l'archivio della Biblioteca della curia arcivescovile di Milano: una missiva di San Carlo Borromeo che ordina di sconsacrare quei luoghi di culto e dopo questo... il nulla.

    Il saggio è completato dalla sceneggiatura teatrale "Il Limite" di Miriana Ronchetti.





  • 14.5.2009
    Monte San Francesco: a Velate la presentazione di un libro che racconta la storia millenaria di luoghi a noi vicini anche se quasi sconosciuti

    Filmstudio '90 di Varese in collaborazione con il Centro Culturale di Velate presenta il libro di Andrea Ganugi "Monte San Francesco sopra Velate: la cancellazione repentina di una storia millenaria", Macchione Editore, 2009, in programma al Salone Parrocchiale di piazza Santo Stefano venerdì 22 maggio 2009, ore 21.00. Con l'autore interverranno Guglielmo Piatti, presidente del Centro culturale di Velate, don Adriano Sandri, parroco di Velate, Giulio Rossini, presidente di Filmstudio'90, Miriana Ronchetti, regista e sceneggiatrice di Teatro Arte di Como, Renzo Talamona, docente del Liceo Ginnasio Cairoli di Varese e Paola Tognella, collaboratrice del quotidiano La Prealpina.

    Nel corso della serata verrà anche proiettato il book trailer del libro - prodotto dalla redazione del Notiziario delle associazioni - che partecipa alla sezione "Corto Giallo" del MystFest di Cattolica, il Festival Internazionale del Giallo e del Mistero con film inediti da tutto il mondo e il concorso letterario con la pubblicazione dei vincitori da parte della Mondadori.

    L'iniziativa fa parte del progetto multimediale di valorizzazione territoriale "Contado del Seprio" con il patrocinio di

    - Regione Lombardia (Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia)

    - Provincia di Varese (Assessorato al Turismo e alla Cultura)

    - Università dell'Insubria

    Filmstudio '90 e la redazione del Notiziario delle associazioni - formata da studenti dell'ultimo anno del corso di Scienze della comunicazione all'Università dell'Insubria -  sono impegnati a sostenere la pratica per il riconoscimento UNESCO del sito archeologico di Castelseprio quale “Patrimonio dell’Umanità” attraverso varie iniziative culturali in programma nei prossimi mesi.

    Dopo aver realizzato questa pubblicazione a carattere storico, che  divulga aspetti inediti e documentati della storia lombarda in un sito archeologico quasi sconosciuto, l'indagine proseguirà in ambienti ben più noti, con la realizzazione di un filmato documentario in DVD per contribuire a valorizzare le risorse culturali artistiche, ambientali e socio-economiche del territorio che ricalca quello storicamente denominato come Contado del Seprio. Ma le iniziative avranno anche un risvolto spettacolare e tra settembre e ottobre Filmstudio'90 ha in programma al Cinema Teatro Nuovo la realizzazione della rassegna "La scena e la memoria. Racconti nei luoghi e nella storia di Varese". Si tratterà di tre appuntamenti domenicali in cui compagnie teatrali ed attori di fama nazionale interpreteranno testi in gran parte inediti o comunque di prima visione nella nostra città.

    (br & ac)



    Quando: Venerdì 22 maggio 2009
    Dove: Velate, Salone Parrocchiale di piazza Santo Stefano

    Email:redazione@notiziariodelleassociazioni.it
    Link:www.macchione.it/catalogodett_Monte-San-Francesco-sopra-Velate_514_0.html

  • 24.4.2009
    Monte San Francesco sopra Velate: la cancellazione repentina di una storia millenaria

    Filmstudio'90 di Varese, in collaborazione con il Notiziario delle associazioni, ha preso l'impegno di sostenere la candidatura Unesco di Castelseprio quale "patrimonio dell'umanità", e più in generale di valorizzare tutto il territorio storico che fece parte un tempo del Contado del Seprio. L'iniziativa si è concretizzata in un progetto ("Contado del Seprio", per l'appunto) - sul quale hanno ora concesso il patrocinio l’Università dell’Insubria e gli Assessorati alla Cultura della Provincia di Varese e della Regione Lombardia - che coinvolgerà un insieme di enti e di associazioni interessati a tutti gli aspetti economici e culturali di questo intervento.

    Del progetto fa parte anche un libro - “Monte San Francesco sopra Velate, la cancellazione repentina di una storia millenaria”, Macchione Editore – frutto di una ricerca collettiva storico-archeologica su un aspetto inedito delle vicende di un altro “patrimonio dell’umanità” presente sul nostro territorio: il Sacro Monte di Varese. Venerdì 22 maggio 2009 alle ore 21.00 è in programma la prima presentazione ufficiale del lavoro a Velate di Varese, presso il Salone parrocchiale di piazza Santo Stefano.

    Ci capita troppo spesso di camminare senza pensare a dove appoggiamo i piedi. Ci sono luoghi ricchi di storia documentata e celebrata. La Storia come un monumento concreto del territorio. Ci sono altri luoghi, invece, che di storie da raccontare ne avrebbero molte, ma sono stati dimenticati. E ciò è ancor più terribile, se dietro questa assenza di memoria ci sia un calcolo, un disegno. C'era una volta un luogo, importante per tre differenti civiltà, così vicino a noi, ma invisibile. Il Monte S.Francesco sopra Velate è il soggetto sfocato in secondo piano, in una foto in cui il fotografo si è concentrato sul Sacro Monte di Varese. E' lì dietro, c'è... ma non è il protagonista della foto. Non è sempre stato così. Il Monte San Francesco ha una storia millenaria, trovandosi sul limes dell'Impero Romano, è stata torre di guardia che divideva la civiltà da ciò che veniva definito incivile, barbaro. E' stato un luogo di culto per i Longobardi che usavano celebrare i propri defunti, installando delle pertiche con la riproduzione di una colomba sulla punta. La testa della colomba guardava lì, verso il luogo dov'erano morti i guerrieri. I Francescani, quando S.Francesco era ancora in vita, decisero di stabilirsi in quel posto che avrebbe permesso loro di dedicarsi alla preghiera e a lavoro della terra. Ad un certo punto qualcosa si è rotto e per comprendere i fatti bisogna conoscere la Storia. Quella Storia che interessa tutta l'Europa del 500. Bisogna conoscere la Riforma Protestante, la Controriforma del Concilio di Trento, l'eresia del Valdesi e il Sacro Macello della Valtellina. Bisogna conoscere il pugno di ferro adottato dalla Chiesa, che stava perdendo potere, in quel mondo in cui oltre alle anime, i suoi interessi erano decisamente più concreti e terreni. Il punto di non-ritorno coincide con un delitto: la morte di un frate con addosso una grossa somma di denaro. Un mistero, intrigante e oscuro come in un romanzo giallo. La fine della Storia del Monte San Francesco è stata determinata da una serie di fatti messi in moto dal delitto e trova il suo compimento in una lettera. Una missiva di San Carlo Borromeo che ordina di sconsacrare quei luoghi di culto e dopo questo... il nulla.

    Andrea Ganugi in “Monte San Francesco Sopra Velate – La cancellazione repentina di una storia millenaria” racconta questa storia. Nel libro c'è un frase molto significativa, una citazione di Manzoni riportata da Miriana Ronchetti, che questa storia la racconta attraverso il linguaggio del teatro in un unico atto dal titolo “Il Limite”. La frase è la seguente:

    “Forse si sarebbe potuto sapere di più, se, invece di guardare lontano, si fosse scavato vicino.”

    Valeria Francesca Brignani



    Quando: Venerdì 22 maggio 2009
    Dove: Varese, Salone parrocchiale di Velate, piazza S.Stefano

    Link:www.macchione.it/catalogodett_Monte-San-Francesco-sopra-Velate_514_0.html

  • 14.1.2009
    "Giardino strano", il libro di Franco Cavaleri



    Quando: sabato 9 maggio 2009
    Dove: Varese, spazio ScopriCoop di via Daverio


  • 5.4.2009
    Notiziario delle associazioni: chi cerca trova

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  • 21.3.2009
    Gli Ska-P in concerto al Mazda Palace di Torino, con un'intervista al gruppo italiano di supporto Barriera XXI

    Dopo tre anni di assenza dai palchi di tutto il mondo e sei anni senza aver pubblicato alcun disco in studio ritornano sul palco gli Ska-P con un nuovo album ed un nuovo tour. Tour partito il 4 novembre a Bruxelles, poi Zurigo, Mexico City, Quito, Santiago de Chile, Buenos Aires, Milano, Parigi e Madrid. Nel 2009 le tappe sono Amsterdam, Oberhausen, Praga, Vienna, Munich, Rimini, Firenze, Torino e Roma.

    Il Notiziario delle associazioni ha filmato il concerto di Torino, dove hanno suonato come Special Guests anche i Barriera XXI, gruppo ska torinese già di supporto alla band spagnola nell'estate 2004, che ci ha rilasciato una breve intervista pubblicata in coda al video.

    (gg)



    Quando: Venerdì 20 marzo
    Dove: Torino, Mazda Palace

    Link:www.barrieraxxi.it

  • 15.11.2008
    I Barriera XXI in concerto al Però


    BARRIERA XXI...e allora basta!RECORDING SESSION

    Quando: 26 novembre 2008, ore 23.00
    Dove: Torino, via Po 13

    Link:www.barrieraxxi.it/wordpress/

  • 20.4.2008
    Veronica Lo Presti, voce e tastiere

    Veronica Lo Presti: milanese di nascita e residenza, il mio approccio alla musica è diretto ed evidente fin da piccola. Una leggenda narra che all'età di 6 mesi già mi muovevo nella culla a tempo di jingles pubblicitari. Per il resto il mio senso artistico è cresciuto insieme a me come un sacco di altre bambine,iniziando da un favoloso tutù azzurro e scarpette rosa da danza classica per proseguire con la più audace modern jazz.

    Da poco sono riapprodata alla tastiera facendo parte della band GrigioVenere con cui suono cover rock.

    Il progetto che sto seguendo con più dedizione è la stesura di brani originali insieme al mio batterista e carissimo amico Diego Mariani per poter registrare al più presto un disco.

    La svolta che spero di dare alla mia carriera solista è grazie alle lezioni private che da quest'anno ho deciso di seguire con Paola Folli, per ricominciare da dove avevo iniziato :)

    Strimpello un po' il basso da autodidatta e nel tempo libero sono una poco diligente studentessa del LiMed, nella speranza di laurearmi entro 6 mesi e poter organizzare concerti...magari non più solo per gli emergenti ...



    Quando: settembre 2007
    Dove: Milano

    Link:www.myspace.com/veronicalopresti

  • 9.3.2008
    Davide Van De Sfroos in "Pulenta e galena fregia"

    Davide Van De Sfroos canta "Pulenta e Galena fregia" alla festa per i 100 anni del "Calcio Como"



    Quando: luglio 2007
    Dove: Como


  • 9.3.2008
    3menti3mende

    3menti3mende - Cammino Dritto LIVE @ TAZ CassanoMagnago (VA)



    Quando: dicembre 2006
    Dove: Cassano Magnago (VA)

    Link:www.3menti3mende.com

  • 3.3.2008
    Vad Vuc in Bella Ciao

    The Vad Vuc in Germany, Bella ciao, live Folk Sessions Energy



    Quando: novembre 2007
    Dove: Svizzera


  • 3.3.2008
    Eventi in jazz

    Busto Arsizio - Eventi in Jazz - Rosario Giuliani



    Quando: ottobre 2007
    Dove: Busto Arsizio


  • 3.3.2008
    Gallarate Jazz Festival

    Gallarate Jazz Festival - Bruno De Filippi, Mario Rusca Trio



    Quando: ottobre 2007
    Dove: Gallarate


  • 3.3.2008
    Distretto 51 & Greensleeves Gospel Choir

    From the Xmas concert 2005, Distretto 51 with the favoulous Greensleeves gospel choir!!!



    Quando: Natale 2005
    Dove: Varese, Teatro Apollonio


  • 3.3.2008
    Lorenzo Bertocchini & The Apple Pirates: Improvvisazione

    Lorenzo Bertocchini & The Apple Pirates (special guests: Elisa Trimidini, Tallo, Hurricane Claire, Paolo Brunelli...) just after lunch at Il Cantuccio (Subiaco).

    What does "fare scarpetta" mean? Listen to this song and find it out!



    Quando: agosto 2007
    Dove: Subiaco, Il Cantuccio


  • 3.3.2008
    Lorenzo Bertocchini & The Apple Pirates

    WHATEVER HAPPENS NEXT, Lorenzo Bertocchini LIVE at the Emergency Day, MILANO, ITALY May 20, 2006.



    Quando: maggio 2006
    Dove: Milano, Emergency Day


  • 3.3.2008
    Davide Van de Sfroos canta l'inno del Como

    Festa per il centenario del "Calcio Como"

    Davide Van de Sfroos e i 7grani cantano l'inno del Como "Comasco dal cuore ubriaco"



    Quando: luglio 2007
    Dove: Como


  • 1.1.2008
    Burn in I Will Survive

    I Will Survive - Burn (Cover Live)

    2 novembre 2007

    Fico d'India di Vedano Olona (Varese)



    Quando: 2 novembre 2007
    Dove: Fico d'India, Vedano Olona


  • 1.3.2008
    I Maltrainsema in "Ma mi"

    Tratto dalla spettacolo dialettale Inscì Par Rid, presentato al teatro di Buguggiate (Va)



    Quando: gennaio 2008
    Dove: Teatro di Buguggiate


  • 1.3.2008
    "El tempural" dei Trenincorsa

    Video live dei Trenincorsa a Cassano Valcuvia (VA).

    Regia: Mister Video Varese. Operatori: Ezio Riboni e Stefano Soru.

    www.mistervideovarese.it



    Quando: 25 novembre 2007
    Dove: Cassano Valcuvia, Varese

    Link:www.trenincorsa.it

  • 1.3.2008
    La Norma di Bellini: trama

    Come sintetizzare la trama della Norma di Bellini durante un concerto lirico?

    Era il 25 Novembre del 2007...  a Varese, nell'Auditorium del Civico Liceo Musicale.



    Quando: 25 novembre 2007
    Dove: Varese, Civico Liceo Musicale


  • 14.11.2007
    Sara Bogotto intervista gli Shiver

    Giulia Leni (voce solista), Giovanni Chiodaroli (basso), Dario Broggi (chitarra solista), Massimiliano Salina (batteria), Eugenio Branca (tastiera e chitarra ritmica) sono gli Shiver: ragazzi attorno ai  vent’anni  che fanno musica assieme da sette anni e che si esibiscono nelle piazze dei concorsi estemporanei per un ingaggio (Luvinate) e nei pub della provincia,  “nobilitati” dal cabaret dei Fichi d’India o dalla musica di Fabio Concato, come l’Arlecchino di Vedano Olona. Da ultimo il "salto" a Milano con un concerto al Café Atlantique. Gusti musicali spiccati  con simpatia per il rock “duro” degli Skunk Anansie e degli Anouk, ma con solide radici che affondano nei classici del genere, dai Led Zeppelin ai Queen, senza dimenticare Jimi Hendrix e perfino il jazz. Prossimi concerti:

    -  2 marzo 2007 al Gambrinus di Luino

    -  9 marzo 2007 al Dea Beach di Sesto Calende

    -  16 marzo al Burn Out di Vergiate

    Per ascoltare l'intervista, aprire l'audio allegato.



    Quando: 8 febbraio 2007
    Dove: Varese, redazione di piazza De Salvo

    Email:big_stone@libero.it
    Allegati:shiver.asf

  • 14.11.2007
    Sara Bogotto intervista Oliviero Talamo

    Oliviero Talamo, musicista ed insegnante varesino, ha presentato il CD "Buongiorno felicità, bentornata tristezza", un prodotto a tiratura limitata dell'Associazione culturale Area96 che recupera brani inediti composti e registrati tra il 1972 e il 1975 dal trio "Franchi, Giorgetti e Talamo": un complesso musicale che ha scritto una pagina importante nella storia musicale degli anni Settanta, accanto a nomi che hanno poi raggiunto la ribalta della notorietà. Basti pensare che il loro primo LP era uscito, all'epoca, grazie a Roberto Dané, il produttore di Fabrizio De André.

    Per ascoltare l'intervista, aprire l'audio allegato.



    Quando: 1 febbraio 2007
    Dove: Varese, redazione di piazza De Salvo

    Email:oliviero.talamo@tin.it
    Allegati:talamo.asf

  • 14.11.2007
    Sara Bogotto intervista Luca Pedroni

    Luca Pedroni, chitarrista varesino, si è dedicato dapprima allo studio della chitarra classica e successivamente alla chitarra elettrica e moderna. Suona con l'orchestra di chitarre "Sextha Consort" e collabora con il gruppo varesino "Harddiskaunt" e con musicisti quali Roy Paci, Andy Davies.Nel 2005 ha inciso il suo primo cd dal titolo "Ottobre". Nel 2006 il suo nome è entrato a far parte dei chitarristi fingerstyle dell'ADGPA (Atkins Dadi Guitar Picking Association).

    Dati per contattarlo: cell. 347 9703494

    Per ascoltare l'intervista, aprire l'audio allegato.



    Quando: 30 novembre 2006
    Dove: Varese, Cinema Teatro Nuovo

    Email:luca@lucapedroni.it
    Link:www.lucapedroni.it
    Allegati:LucaPedroni.asf

  • 14.11.2007
    Sara Bogotto intervista i Triplicity

    Giovedì 30 novembre 2006, nel cinema teatro Nuovo di Varese, il gruppo Triplicity - composto da Luciano Zadro, chitarra, Marco Mastrangelo, contrabbasso e Marco Castiglioni, batteria - ha tenuto un concerto di musica jazz nell'ambito della rassegna "Sulle corde dell'anima".

    Dati per contattare il gruppo: cell. 3393364004

    Luciano Zadro

    Per ascoltare l'intervista, aprire l'audio allegato.



    Quando: 30 novembre 2006
    Dove: Varese, Cinema Teatro Nuovo

    Email:luciano@lucianozadro.com
    Link:www.lucianozadro.com
    Allegati:Triplicity.asf
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